Insonnia da Parkinson, rimedi naturali per i disturbi del sonno
17 Ottobre 2014Ansia esci da questo corpo! Un ansiolitico naturale a base di Valeriana
23 Ottobre 2014Durante i primi mesi di gestazione, infatti, il corpo subisce mutamenti di diversa natura che possono ostacolare il buon sonno provocando stanchezza e nervosismo. Recenti studi hanno rilevato che, lungi dall’essere un fatto anomalo, l’insonnia in gravidanza rappresenta una vera e propria predisposizione naturale: si tratterebbe, cioè, di una fase preparatoria che ha lo scopo di anticipare i bisogni del nascituro.
Quando il bimbo sarà nato, infatti, la futura mamma dovrà gestire i suoi frequenti risvegli notturni e ciò le risulterà più facile se sarà già abituata a svegliarsi spesso durante la notte e quindi se avrà già sofferto di insonnia in gravidanza e durante tutto il periodo di gestazione. Oltre a ciò, altre motivazioni possono spiegare i disturbi del sonno e l’insonnia in gravidanza: queste cause possono ricondursi a fattori ormonali, fisici e psicologici e caratterizzano in modo particolare il primo ed il terzo trimestre.
Questi due periodi della gestazione, infatti, sono legati ai cambiamenti ormonali più significativi; durante queste due delicate fasi, inoltre, la donna vive uno stato d’animo particolarmente ansioso, determinato da una maggiore apprensione per la salute e l’incolumità del bambino. Fra le cause ormonali più importanti c’è un incremento del progesterone, che si verifica nei primi tre mesi di gravidanza.
Stanchezza e spossatezza in gravidanza, perché?
I livelli di questo ormone aumentano per preparare adeguatamente l’utero a ricevere l’embrione, facilitandone l’impianto in modo ottimale: gli effetti collaterali di questo cambiamento sono la stanchezza e la spossatezza, sia fisica che mentale, che inducono la futura mamma a riposare spesso nell’arco della giornata.
Questi sonni brevi e frequenti consentono al fisico di recuperare un po’ di energie, ma spezzano i naturali ritmi sonno-veglia rendendo il riposo notturno estremamente disturbato e quindi portare a soffrire in gravidanza di insonnia. A ciò si aggiungono altri fastidiosi sintomi quali:
- Una minzione più frequente, che spinge la gestante ad alzarsi spesso durante la notte;
- Disturbi dell’apparato gastro-intestinale quali nausea, cattiva digestione e reflusso gastro-esofageo;
- Innalzamento della temperatura corporea, che porta la donna ad avvertire un calore eccessivo in tutto il corpo impedendole di addormentarsi serenamente.
Nel secondo trimestre, alla sintomatologia di natura ormonale e psicologica si aggiunge un’ulteriore causa di insonnia in gravidanza, rappresentata dai cambiamenti fisici e morfologici. In particolare, la crescita del “pancione” a cui si accompagna in alcuni casi una sensazione di tensione e dolenzia del seno, può rendere molto difficile trovare una posizione comoda durante il riposo notturno.
Poiché in gravidanza è generalmente sconsigliato l’uso di farmaci, la gestante si trova nell’impossibilità di assumere sonniferi e tranquillanti per poter ripristinare i corretti ritmi sonno-veglia: esiste però una soluzione completamente naturale che consente anche in questi casi di migliorare la qualità del sonno in modo efficace e senza effetti collaterali limitando così gli effetti dell’insonnia in gravidanza.
La Valeriana in compresse: un sonnifero coadiuvante del riposo
Le proprietà sedative e calmanti della valeriana, infatti, possono essere di valido aiuto per combattere tutti i fattori che provocano in gravidanza insonnia: l’utilizzo regolare di questo estratto botanico distende i nervi e agevola il buon sonno evitando i rischi e gli inconvenienti che spesso si accompagnano all’assunzione di uno psicofarmaco. La valeriana è una pianta officinale diffusa in tutta Europa e nel Nord America: cresce nei prati umidi e nelle zone boscose, e per il suo effetto ipnotico sui felini è anche detta “erba dei gatti”. Nonostante questo però è da dire che si sono sollevati nel tempo dubbi sull’utilizzo di questo rimedio in gravidanza per combattere l’insonnia, non perché pericoloso, ma perché non sufficientemente su donne in gravidanze e allattamento.
Per questo consigliamo sempre, prima di assumere qualsiasi sostanza, anche se naturale di consultare il proprio medico. Le radici ed il rizoma della Valeriana (ovvero il fusto sotterraneo) sono conosciuti ed utilizzati da secoli dalla medicina naturale per la realizzazione di infusi, decotti, oli essenziali e prodotti fitoterapici di vario tipo: con questi preparati è possibile curare efficacemente ed in modo naturale ansia, nervosismo, insonnia e depressione. Per le qualità rilassanti, ipnotiche e sedative dei suoi principi attivi, la valeriana è quindi particolarmente indicata per combattere l’insonnia in gravidanza: essendo un estratto completamente naturale rappresenta il rimedio migliore per aiutare le future mamme a riposare bene senza rischi per la salute del nascituro.
Grazie al suo elevato contenuto di acidi valerenici, la valeriana agisce sul neurotrasmettitore gamma-aminobutirrato, responsabile dell’induzione del sonno. Il suo estratto, inoltre, contiene flavonoidi, sostanze dall’alto potere antispastico e calmante: per questo, oltre ad essere un ottimo alleato naturale contro l’insonnia, la valeriana combatte i dolori addominali e molti disturbi gastrointestinali legati alla gravidanza.
Il suo effetto rasserenante distende i nervi ed è un ottimo coadiuvante contro gli stati ansiosi che ostacolano il riposo notturno durante la prima e l’ultima fase della gravidanza causando la fastidiosa insonnia: a tal proposito, la sua azione può essere associata ad altri estratti naturali dal potere calmante come la melissa e la camomilla. Per le ragioni espresse poco sopra comunque raccomandiamo di affidarsi sempre al consiglio del medico prima di assumere valeriana in gravidanza, come per qualsiasi altro rimedio, per evitare qualsiasi tipo di problematica per il feto.
La Valeriana in pastiglie per conciliare il sonno in gravidanza
Rispetto a sonniferi e psicofarmaci, la valeriana in compresse ha il vantaggio di poter essere assunta com maggiore sicurezza, a condizione di non superare il dosaggio consigliato: in questo senso, prima di procedere al trattamento è fondamentale richiedere il parere del medico che, sulla base di un’accurata anamnesi e tenendo conto delle condizioni soggettive della gestante, saprà suggerire le dosi più appropriate e sicure.
Generalmente, il momento più indicato per assumere l’estratto di valeriana è la sera: una tazza di infuso mezz’ora prima di coricarsi calma il sistema nervoso e predispone al buon sonno. Se il preparato ha una formulazione in gocce o compresse, il medico potrebbe prescrivere l’assunzione di una piccola dose più volte al giorno a seconda delle necessità.
La stessa cautela nel consumo di valeriana deve essere usata durante l’allattamento: anche in questa fase, infatti, il medico dovrà essere consultato per poter stabilire con sicurezza le dosi più corrette, in modo da evitare effetti indesiderati per il bambino. I preparati fitoterapici non sono l’unica soluzione per poter beneficiare delle proprietà della valeriana: le sue radici, infatti, vengono impiegate anche nella preparazione di oli essenziali ed estratti secchi utilizzati per massaggi, bagni e inalazioni.
Questo “uso esterno” della radice di valeriana ha un’azione ipnotica e sedativa più blanda rispetto alle compresse o alle gocce, ma può rappresentare un trattamento complementare alla normale terapia con i fitoterapici o una buona alternativa nei casi in cui l’uso interno sia sconsigliato. L’olio essenziale, in particolare, può essere utilizzato in vari modi: poche gocce possono essere aggiunte all’acqua del bagno o versate nella vaschetta del diffusore per ambienti. E’ possibile anche utilizzarlo per massaggi rilassanti sulle tempie, per ottenere un immediato effetto calmante e per conciliare il sonno.