Quando l'ansia di ammalarsi ci fa ammalare di più
30 Ottobre 2017L'ansia da ricarica del cellulare è ormai diventata una vera e propria patologia che riguarda addirittura 1 italiano su 2 tra coloro che utilizzano uno smartphone.
Ad affermarlo è il mondo della psicologia, che ormai da molto tempo sta studiando questo fenomeno, i suoi sintomi e le sue cause.
Da cosa dipende l'ansia da ricarica
Ma da cosa dipende questa forma d'ansia che si avvia, come detto, a diventare una vera e propria patologia. Sicuramente il primo aspetto da considerare è che questa nuova forma di patologia dipende dal fatto che ormai quasi tutti, specialmente tra i giovani, vivono costantemente connessi, vuoi per motivi di studio o di lavoro, vuoi nell'ambito del proprio tempo libero. Quello di cui ancora molti non sono coscienti è il fatto che questa nuova forma d'ansia ha effetti non soltanto sulla salute, ma anche sulle finanze personali, visto il consumo energetico che comporta l'avere lo smartphone sempre sotto carica.
Gli esperti sono arrivati alla conclusione che il fatto di vivere costantemente connessi e con lo smartphone in mano porta allo sviluppo di una continua paura di ritrovarsi con la batteria scarica. Tuttavia sarebbe meglio cercare di far arrivare la batteria quasi al minimo, per poter quindi ricaricare il proprio device soltanto quando davvero necessario e quindi una, due volte ogni 24 ore. Seguendo questo consiglio sarebbero due gli effetti positivi che si andrebbero ad ottenere: il primo legato al risparmio energetico e conseguentemente sulla bolletta, mentre il secondo sarebbe invece connesso al fatto di garantire in questo modo una "vita" più lunga al proprio smartphone.
Quali sono i sintomi dell'ansia da ricarica?
Ma quali sono i sintomi di questa nuova patologia? Stando ad un team di psicologi di stanza a Padova, tra i sintomi che vanno collegati all'ansia da ricarica vanno prima di tutto annoverati la difficoltà a dormire e le palpitazioni, seguite da uno stato di nervosismo costante e da mal di testa. Tra i soggetti più colpiti da questa problematica vi sono coloro che non sono impegnati in una relazione sentimentale: i single che risultano avere "l'ansia da ricarica" sono infatti circa il 26%. Questa nuova sindrome è poi molto diffusa anche tra chi ha un'età compresa tra i 16 ed i 35 anni. Per quanto riguarda le differenze di genere, va detto che le donne risultano più colpite degli uomini, mentre un altro dato decisamente interessante riguarda gli anziani, ovvero coloro che hanno superato i 65 anni di età: ben il 15% di chi rientra in tale categoria si ritrova infatti a dover fare i conti con "l'ansia da ricarica".
Lo studio condotto dal team di psicologi di stanza a Padova ha evidenziato anche come al primo posto tra i device che devono essere sempre carichi vi siano gli smartphone, seguiti dai tablet. Decisamente staccati risultano pc portatili e lettori mp3: anche questo è un segno tangibile del cambiamento dei tempi per quanto riguarda gli strumenti tecnologici. Risulta invece in crescita le necessità di avere sempre carico il proprio ebook reader.
In quali momenti si scatena?
Infine, per quanto riguarda i momenti della giornata in cui si sente la necessità di mettere sotto carica il proprio device, il più gettonato risulta la notte: in circa il 40% dei casi è infatti questo il momento in cui si mette sotto carica lo smartphone. Anche questo atteggiamento è chiaro segno dell'"ansia da ricarica", visto che chi ha tale tipo di comportamento lo mette in atto perché vuole avere la certezza di iniziare il giorno successivo con lo smartphone al 100% di carica.
Molto gettonata è anche la mattina, momento ultimo in cui si può ricaricare il cellulare prima di iniziare la propria giornata lavorativa o scolastica, a seconda dell'età del possessore dello smartphone.